Ohhhh, grazie Sinead O’ Connor. Grazie perchè, proprio quando sembra bisogni arrendersi ad ascoltare sempre le solite zuppe, arriva qualcuno che come te riesce ad esprimere la propria personalità. Un’ artista uno stile, una musicista una scrittrice. Questi sono i primi pensieri suscitati dall’ascolto, non forzato, del nono lavoro della cantautrice irlandese “How About I Be Me (And You Be You)“, uscito in primis negli USA a fine febbraio 2012. Nel tempo in cui i mezzi cantanti underground e da talent show dimenticano il gusto ed il piacere dell’interpretazione, la O’ Connor riesce a mettere tutta se stessa, come sempre, nel suo ultimo album, realizzato tra il 2007 e il 2011. Si tratta di un lavoro che non accetta paragoni se non con i precedenti dischi della stessa autrice. Certo, ad un orecchio allenato verranno in mente delle similitudini, ma comunque inquadrabili nel campo delle influenze e non delle imitazioni (Portishead e Alanis Morissette su tutti).
Dalla incalzante apripista “4th And Vine”, alla melodica e sognante “Reason With Me”, al rock di “Queen Of Denmark”, la voce di Sinead, mai troppo sporcata da effetti, riesce a stare sempre al posto giusto nel momento giusto. Cosa c’è di più bello in un album se non sentire tutto ciò che un artista ha dentro espresso in tutte le sue forme? Opera completa, concepita da una mente poco vincolata, per quarantacinque minuti di musica da ascoltare.
Stefano Tirabasso
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