Quarto album solista dalla mente dei Black Eyed Peas, nonché uno dei più quotati produttori pop/dance del momento. Primo album dopo il vero botto immenso dei BEP, quindi non c’è da stupirsi se le coordinate musicali siano quelle: dall’hip hop si è passati ad una super pop dance, piena di vocoder, ganci melodici, bassi che pompano, ritornelli come veri e propri inni…il tutto condito da quella filosofia di buonismo universale post-michaeljacksoniano alla “Heal the Planet” tanto cara a will.i.am. Il risultato però è spesso un po’ a corto di fiato, tanto da risultare al limite una coda di b-sides dei bestsellers dei BEP come “The E.N.D.” e “The Beginning” (“Gettin Dumb”? Davvero? Ma non ne aveva già fatto “Let’s Get Retarded”?). Deludenti anche le collaborazioni con Chris Brown e Miley Cyrus (sembra cantare quasi controvoglia).
Unico pezzo veramente di spicco l’arcinoto singolo “Scream & Shout” con Britney Spears, che con la sua tamarraggine e il sex appeal (della Spears) si è meritato un posto di tutto rispetto nelle notti dei club da ormai un anno. “#thatPOWER” con Bieber tiene su i bassi ma scimmiotta un po’ troppe cose tutte insieme per essere preso sul serio. C’è in giro di peggio, qua almeno è programmato tutto con competenza, ma è davvero da staccare il cervello e fare quattro salti svogliati.
Marco Brambilla
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