Una scheggia impazzita di 24 minuti, ecco cos’è l’omonimo album d’esordio dei danesi Église, ennesima dimostrazione del fatto che il battito cardiaco dell’hardcore europeo è regolare, forte e chiaro.
I nostri però non si limitano a proporre hardcore, ma lo incupiscono dipingendolo di pennellate black metal (vedi “A Host of Sparrows”). E fin dalle prime note di “Have I Become Hell” viene fuori tutta la malcelata influenza e adorazione che la formazione di Copenhagen ha nei confronti dei Converge.
L’atmosfera glaciale ma avvolgente di “Église” è il pilastro portante su cui si poggia l’intera opera, che ha dentro di sé il fascino di una mattina invernale imbiancata di brina, ma contemplata dal calore delle finestre di casa.