Gli anni Novanta sono tornati prepotentemente di moda nel mondo musicale contemporaneo ed Ellie Goulding si erige a paladina di un certo sound pop elettronico raffinato che fa il triplo carpiato in avanti. Nel suo terzo lavoro intitolato “Delirium”, la popstar inglese che ha spaccato le classifiche i primi due album “Lights” (2010) e “Halcyon Days” (2012) tiene alta la bandiera del pop dei nostri giorni senza scadere nello scontato, anzi, il suo “delirio” sembra più ragionato e solido che mai.
La musica pop le piace, si sente; la voglia di concedere sempre più fianco al mainstream, pure. Per farlo, Ellie Goulding ha scelto i migliori sulla piazza, in modo da pararsi il culo: una rete di protezione intelligente formata da Greg Kurstin, già con Sia, e con l’immenso Max Martin, senza il quale molti dei dischi pop degli ultimi vent’anni non sarebbero mai usciti. Ellie Goulding ci ha messo di suo la voce, indubbiamente riconoscibile, delicata, eterea, sempre sul punto di rompersi ma al tempo stesso (e a modo suo) sensuale e potente.
Che la cantante inglese sappia cosa sta facendo e si diverta a giocare con i limiti imposti lo dimostra in “Keep On Dancin'” che riprende alcuni stilemi del pop dance europeo per dargli una nuova linfa assieme ad un irresistibile fischiettio che ti si pianta in testa; stesso discorso in “Around U”, che non avrebbe sfigurato in una compilation di drum’n’bass all’acqua di rose, e in “Don’t Need Nobody” che addirittura sembra andare a scomodare Chaka Khan e la sua “Ain’t Nobody”.
C’è voglia di divertirsi pescando qua e là senza dimenticare che comunque il pop fatto bene è una cosa seria e che l’elettronica sapientemente dosata può tirare fuori qualcosa di veramente potente, come nel brano “Love Me Like You Do” scelto come canzone portante del film Cinquanta Sfumature di Grigio (assieme al singolo di The Weeknd), in “Devotion” e in “Scream It Out”
Il singolone “On My Mind”, già in rotazione radiofonica da qualche settimana, pesca invece un po’ dall’r&b per donarci una Ellie Goulding fedele a se stessa nella capacità di scalare le charts senza snaturarsi mai. Se vi piacciono i guilty pleasures pop, “Delirium” di Ellie Goulding è un disco che risponde perfettamente alle aspettative, anche se, in tutta sincerità, vorremmo sentirla uscire un po’ dai binari del suo stesso divertimento per mettersi alla prova definitivamente.