Goo Goo Dolls – You Should Be Happy

È un bel mini album pop “You Should Be Happy” dei Goo Goo Dolls, un consiglio e un mood quello del titolo che ricopre tutto il sound dell’EP, allegro e spensierato, pur guidato dal timbro caldo e passionale di John Rzeznic.

In Italia li conosciamo per quel periodo breve ma intensissimo in cui la loro “Iris” spopolava nelle classifiche pop (presente nella colonna sonora di quel tremendo romantic movie intitolato “City Of Angels”, che però vantava una colonna sonora di tutto rispetto con i nostri Goo Goo Dolls accompagnati da altri pezzi da 90’s come Alanis Morrisette) e pochi altri singoli come “Slide” o “Black Baloons”, ma poco altro.

Per questo capisco sia difficile dare fiducia a una loro nuova uscita non accompagnata da un singolone rompi classifica, per di più una release breve. Ma un EP è un buon modo di non disperdere forzatamente idee spalmandole in più di dieci pezzi, soprattutto se questa proposta di cinque brani è così compatta e coerente. Piacevole perdipiù, perché possiamo benissimo svestire i Goo Goo Dolls dell’erronea etichetta di gruppo post-grunge attribuitagli a fine decennio degli anni novanta.

I Goo Goo Dolls sono una band pop, power pop se vogliamo contestualizzare le chitarre elettriche che occasionalmente emergono nei momenti di maggior enfasi. Non rivoluzionerà di certo la musica questo “You Should Be Happy” ma può recitare la parte di un buon ascolto quando le vostre orecchie avranno bisogno di leggerezza e melodia.

Tutti pezzi di lunghezza formato radiofonico sui tre minuti e mezzo, tutti leggeri e immediati. Dosi perfette nell’iniziale “Tattered Edge/You Should Be Happy” che rappresenta il power rock pop di cui parlavamo prima, bel ritornello e incalzo da stadio (se fossero una band da stadio si intende), che fila dritta quasi balzando sulle spalle della successiva “Use Me”che ad un incipit di vaga reminiscenza Neil Younghiana aggiunge subito un coretto melodico che la stampa senza fronzoli nel contesto più poppettaro possibile. E’ con “30K Feet” che raggiungiamo probabilmente l’apice del disco, dove il vocalist cambia timbro e sembra quasi scimmiottare una sua versione anziana incontrando il mood romantico country che tanto tira in terra statunitense, con un curioso refrain melodico di chitarra che unisce il suono tipico dei Pixies alla consuetudine rassicurante del pop. Country che viene poi abbracciato totalmente in “Walk Away”, una ballata classica per i Goo Goo Dolls come lo sarebbe per chiunque altro. Meno scontata e a fuoco la finale “Boxes” che si avvale di un manto elettronico che sfuoca e distorce una ballata comunque piacevole.

“You Should Be Happy” è un consiglio che nasconde un auspicio della band a seguito del vostro ascolto di questo EP di cinque pezzi, talmente leggeri da non lasciare nessuna traccia, ma che vi faranno passare venti minuti di spensieratezza e rendervi già in grado di canticchiare tutti e cinque i ritornelli in un eventuale secondo passaggio.