Pardonnez Moi – Hostile – Generation Test – Hardcore Gamer – Contre Nature – Interlude – Les Vertus De La Haine – Casse Toi – Casier Vierge – Histoire De Geek – You Loose – Seul Contre Tous – Sur Les Routes – Pour Quelques Grammes De Plus – Factice (feat. Saori Jo)
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Ero tentato di dare una dicitura diversa al genere di riferimento, puntando solo sulle sonorità che ricorrono maggiormente durante l’ascolto, ovvero rap metal e metalcore, ma non avrebbe reso del tutto giustizia all’ottimo lavoro svolto da questo sconosciuto (almeno in Italia) combo francese.
Siete ancora a leggere? Non siete scappati quando ho citato i due sottogeneri più disprezzati dell’intero panorama assieme al nu metal? E se vi dicessi che i testi sono in francese? Non vi spaventa nemmeno questo? Proseguiamo allora.
Registrato a marzo, “Nolife” è la mia piccola scoperta di questo 2009, un po’ come quando l’anno scorso uscì l’omonimo debutto dei One Way Mirror, band che miscelava insieme diversi generi in ambito rock/metal, risultando al contempo ben più di una semplice somma degli stessi.
Qui siamo sulla stessa lunghezza d’onda: nonostante metalcore e rap metal abbiano da tempo raschiato il fondo del barile, lasciando intendere che ben pochi margini di evoluzione saranno ancora possibili, in “Nolife” la loro fusione è di ottima fattura.
Per farsi un’idea bastano le prime due tracce: “Pardonnez Moi” con il suo rap d’assalto e le chitarre sincopate tenute lievemente in secondo piano durante i versi, pronte però a esplodere in un groove contagioso quando serve; “Hostile” con l’incipit di flanger campionato che deflagra in un ignorantissimo riff death e nei successivi tempi rallentati, sostenuti ed energizzati dalle rime dei due vocalist.
Il resto del disco prosegue in modo simile senza mai comunque annoiare, anche se svariati pezzi riservano delle sorprese, come ad esempio “Interlude”, totalmente elettronico, o “Casse Toi”, che parte grind e poi sfocia in un breakdown esagerato. I nostri dimostrano di saperci fare anche quando i toni si smorzano, come su “Histoire De Geek”, in cui distorsioni e doppio pedale vengono lasciati da parte per un piacevolissimo accompagnamento lounge/chillout ai versi in chiave rap.
Una band con moltissimo potenziale che difficilmente (per ovvi limiti linguistici) bucherà mai i propri confini nazionali, ma che merita di essere ascoltata almeno una volta. Con “Nolife” gli Smash Hit Combo non avranno inventato niente, ma il prodotto finale è tutt’altro che da disprezzare.
Nicolò Barovier