No son of mine – Pigs is pigs – Leatherneck – We’rewolf – Rebel without applause – Cities and years – Rendez-voodoo – A gentleman’s sport – INRihab – Depressionista – Buffalo gals – Imitation is the sincerest form of battery
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Dei pazzi furiosi. La band che con “Gutter Phenomenon” ha cominciato a piazzare le fondamenta per il successo, salta in aria letteralmente con questo “The Big Dirty”. La miscela prevalentemente hardcore, fusa a dovere con breakdown, punk e rock and roll, trova una sublimazione pressoché perfetta nel quarto lavoro dei ragazzi di Buffalo.
C’è molto delirio sin dall’inizio, il flusso mutevole di rock duro cambia aspetto più volte per diventare sempre più compatto e diretto, evolvendosi all’interno di uno stesso pezzo grazie a strutture tutt’altro che scontate.
Non c’è altro modo per apprezzare tutto questo se non ascoltando il disco, godendosi la creatività e l’attitudine della band per poco più di 35 devastanti minuti. Gustosi.
P.N.