[Garage Rock] The Lords Of Altamont – Lords Have Mercy (2005)


Cyclone – Buried From The Knees Down – Action – Let’s Burn – She Cried – Velvet – Project Blue – $ 4,95 – Live Fast – Tough As Nails – Time
www.lordsofaltamont.com
www.fargorecords.com
Incidono per una piccola etichetta francese, la Fargo Records, ma loro sono americani, e la loro musica è americana fino al midollo. Li guida Jake “Preacher” Cavaliere, che cura le parti vocali, oltre ad essere l’organista del gruppo; non è certo l’ultimo arrivato, dato che ha militato anche negli storici Fuzztones. Date le credenziali, questo secondo platter del quintetto non può altro che essere una miscela esplosiva di garage originario, puro sixties sound, perfettamente inserito nel solco tracciato da veri pionieri quali The Sonics, Count Five, Amboy Dukes, Shadows Of Knight e in generale da tutte le band racchiuse nelle storiche compilation Nuggets (non a caso nel loro primo disco, “To Hell With The Lords”, compariva una cover degli Humane Society, “Knock Knock”, reperibile nella sua versione originale sul terzo volume di Nuggets, appunto), senza dimenticare l’influenza dei soliti mostri sacri, Stooges ed MC5 (più i primi che i secondi, comunque). “Lords Have Mercy” non si discosta molto dal precedente lavoro, eccettuata la miglior produzione, che dona maggiore presenza alle loro detonazioni rock’n’roll; sono artefici di un garage curatissimo, con la caratteristica presenza dell’organo farfisa in tutti i brani, utilizzato per sottolineare ulteriormente la loro devozione alla causa del garage primigenio. Non è il garage – noise paranoico e splendidamente fracassone di The Hunches o di The Hospitals, ma non per questo è meno elettrizzante e coinvolgente: anzi, nel DNA dei Signori di Altamont è chiaramente percepibile l’urgenza tipica del punk, oltre all’influenza di garage band più recenti quali i sopraccitati Fuzztones, senza dimenticare qualcosa del “voodoobilly” dei Cramps di Lux Interior, altra loro grande fonte d’ispirazione. Troppo ancorati al passato? Troppo calligrafisti? No, perché i Lords Of Altamont hanno una grande personalità e freschezza compositiva dalla loro parte, e se anche fosse, beh si tratta dei migliori calligrafisti che il garage duro e puro possa vantare in questi anni. La cavalcata di “Buried From The Knees Down”, dalla sezione ritmica impeccabile e dalle chitarre graffianti, ve lo può provare in maniera inequivocabile. Pura adrenalina per chi ama il rock nella sua vera essenza: non lasciateveli sfuggire.
S.M.

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