Verne – Memoria Stoica/Vetro – Reason – Aquamarine – Jules – Geppetto – Comedia – The Promise (Arcadia/Duran Duran Cover) – Materia – Croma – Nothijngrad
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Sembrerà un approccio bizzarro o quantomeno inusuale, ma ho sempre associato i dischi dei Novembre ad una stagione o ad un momento particolare dell’anno. Per cercare di capirsi meglio “Classica” è per me un disco perfettamente invernale, atmosfere fredde, luce fioca, ricorda il fiato che si addensa e il passo veloce delle persone per la strada. “Novembrine Waltz” diversamente è un caldo inizio d’autunno, il sole domina ancora parte delle giornate, i suoi raggi iniziano a perdere il vigore estivo, ma sono ancora lì a ricordarci che l’estate non è poi così lontana. E arriviamo così a questo nuovo Materia, un album che sembra uscito direttamente da un quadro di Friedrich e ci si sente un po’ come il viandante sul mare di nebbia, a contemplare un paesaggio dalle tinte indefinite e confuse, con un po’ di timore per quello che ci potrebbe essere nascosto. Si ha la sensazione di essere quasi circondati da una foschia diffusa e tutto ciò che abbiamo attorno perde i suoi contorni definiti, tutto diventa labile. Le chitarre giocano il ruolo principale ricamando melodie su melodie e interagendo con la sezione ritmica che ha il compito di scandire il tempo nella dimensione del disco. Unendo tutto ciò ad un ottimo lavoro di songwriting, ora in italiano ora in inglese, ci si trova davanti ad un disco veramente sopra la media, con due brani sopra tutti, “Memoria stoica/Vetro” e “Geppetto”, che da soli potrebbero valere l’intero disco.
L.N.