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Febbraio 2008: esce dopo una lunga attesa il nuovo prodotto DVD degli Iron Maiden: Live After Death. No, non avete sbagliato a leggere e no, non si è tornati indietro di oltre 20 anni. Ma per certi versi, vista l’importanza storica del live in questione e l’alone quasi magico che circonda questo disco, è come se si avesse la possibilità di fare un tuffo nel passato. Sia per chi all’epoca lo acquistò alla sua uscita, consumandolo nel vinile ed in vhs, sia per chi, troppo giovane per averlo acquistato ai tempi della release ufficiale, ha ora la possibilità di averlo finalmente nella propria collezione.
Questa uscita targata Vergine di Ferro tuttavia non vuole offrire solamente la riproposizione in formato DVD di ciò che era stata l’uscita in VHS. C’è molto di più da come si evince dando una rapida occhiata ai contenuti. Partiamo innanzitutto dalla copertina: qui gli Iron Maiden hanno deciso di mantenere la tradizione, sfoggiando il vecchio artwork originale che ha accompagnato l’uscita di Live After Death ad opera di Derek Riggs. L’effetto non è forse lo stesso del vecchio vinile, ma l’impatto farà sicuramente scorrere un brivido di piacere a tutti gli affezionati ed incalliti fans.
Passiamo ora ai contenuti: il package comprende due dischi. Nel primo troviamo appunto Live After Death, il video che venne effettuato dalle riprese dei 4 concerti (sold out ovviamente) tenutesi alla Long Beach Arena ai tempi del World Slavery Tour (1984/85). C’è poco da aggiungere sulla performance, le scenografie, la scaletta: lo show è lo stesso della VHS mentre per quanto riguarda l’audio vi sono due possibilità: si può scegliere tra il mix originale in stereo sound effettuato all’epoca da Martin Birch o in alternativa all’esclusivo mix in 5.1 eseguito dal produttore attuale della band, Kevin Shirley.
Prevalentemente immagini e suono vennero estrapolati dalle prime due serate tenutesi a Long Beach mentre la curiosità è che all’epoca i piani della band erano leggermente diversi: il piano originale voleva che questo live immortalasse i concerti svoltisi all’Hammersmith Odeon di Londra, non alla fine del tour quindi.
Problemi di qualità video legati alle riprese effettuate all’Hammersmith appunto, impedirono tuttavia l’applicazione di questa scelta, per cui alla fine gli Iron Maiden scelsero di puntare sui concerti di Long Beach…ed il resto è storia.
Con il secondo disco invece la storia più popolare lascia spazio alle curiosità. Innanzitutto un esaustivo documentario chiamato “The History of Iron Maiden part 2” con tanto di interviste ai membri della band, della crew, management e che fa da seguito alla prima parte contenuta nel primo DVD dedicato alla storia dei Nostri “The Early Days”: 60 minuti di aneddoti, risate, racconti della vita on the road ai tempi del leggendario World Slavery Tour.
Si prosegue con “Behind the Iron curtain”, un documentario-speciale con estratti live dalle esibizioni e dal touring che i Maiden intrapresero all’inizio del World Slavery Tour. Furono infatti la prima band rock ad andare in tour con tanto di produzione completa nell’Est Europa. L’entusiasmo dei fans di quelle latitudini è ben visibile in questo pezzo di storia della durata di un’ora. Per chi ancora non l’avesse visto, parliamo di un must e un documentario che rende bene l’idea di cosa volle dire quel primo tour est-europeo, sia per l’impatto planetario della band sia per l’entusiasmo da parte dei fans che poterono vedere per la prima volta all’opera i loro beniamini.
Si passa quindi ad una delle esibizioni più importanti della storia della Vergine di Ferro: la loro apparizione alla prima edizione del Rock in Rio Festival tenutasi nel 1985. Qui gli Iron Maiden fecero da spalla ai Queen di fronte a oltre 300.000 persone. Una scaletta mitica, una performance incendiaria in una cornice del tutto particolare fanno si che anche questo sia uno speciale assolutamente da non perdere per tutti gli affezionati fans. Se vogliamo proprio trovare qualcosa da eccepire, concentriamoci sulla qualità di questo documento video, lontana dalla perfezione benché, non essendo stata una release ufficiale, non venne certo registrata professionalmente. Resta comunque una chicca ed un valore aggiunto ai contenuti di questo mastodontico DVD.
Le altre sezioni sono dedicati a documentari come “Ello Texas” con immagini e interviste fatte nel 1983 negli Stati Uniti, i video promozionali dei singoli dell’epoca, le date del tour, i tourbooks e foto in quantità industriale.
Grazie a Lorenzo Rigamonti