La nostra dose quotidiana di dischi spaccaculi prodotti da Kurt Ballou (chitarrista dei Converge) arriva dal Canada: i Ken Mode, per il loro Venerable, scelgono uno dei sound engineer migliori sulla piazza, capace di dare al power trio quella marcia in più.
Suoni grossi, una sezione ritmica che è un vero e proprio macigno e una chitarra che, imparando la lezione degli Unsane, punta più all’impatto e al muro di suono che ad altre cose, molto spesso inutili. Si respira, forse un po’ troppo, l’aria dei newyorkesi, e quella claustrofobia urbana che da sempre è stata il loro marchio di fabbrica, che possiamo sentire anche nelle parti più tranquille e meno vitaminizzate. Sono in tre, ma fanno casino per dieci. Di sicuro, tra le certezze del 2011.
Nicola Lucchetta