Ragazzi che scoperta questi Living Dead Lights! Il loro primo omonimo Ep ci riporta appieno alla Los Angeles anni ottanta, quella che tutti noi ricordiamo ancora con nostalgia, senza tuttavia indugiare troppo nel mero amarcord, grazie all’ottima produzione, ai suoni bombastici e ai testi tanto crudi quanto credibili.
A livello sonoro ci troviamo a metà tra il classico street losangelino e quello scandinavo, quasi che la band sia stata generata dalla folle unione tra Hardcore Superstar e Motley Crue: il cantato al vetriolo di Taka Tamada farà la felicità degli orfani di molte band del passato e il songwriting dei sei pezzi si dimostra di ottima fattura e senza cali di tensione. Difficile scegliere un pezzo che caratterizzi la band più di altri, ma probabilmente l’opener “Live & Die” è quella che meglio si sposa al loro concetto di rock. Speriamo di vederli presto dal vivo.
Luca Garrò