Sampo – Silver Bride – From The Heaven Of My Heart – Sky Is Mine – Majestic Beast – My Sun – Highest Star – Skyforger – Course Of Fate – From Earth I Rose
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Gli Amorphis terminano con Skyforger il loro personale tributo al Kalevala, poema epico composto a metà ottocento sulla base di canti e poemi popolari della Finlandia. Il capitolo conclusivo è all’altezza dei 2 precedenti? Ovviamente si. Quel misto di metallo più o meno pesante e tentazioni folk che ci hanno mostrato in Eclipse e Silent Waters è sempre lì, in bella mostra ed è il caso di dire che ben poco è cambiato.
Rispetto al precedente capitolo, Skyforger è un po’ meno omogeneo e con alcuni brani killer in più come My Sun con la sua vena psichedelica, il potentissimo singolo Silver Bride o la title track ricca di umori diversi.
A conti fatti la trilogia si conclude nel migliore dei modi possibili, anche se ascoltare i 3 album di seguito è impresa difficile perché l’omogeneità generale di suono non lascia purtroppo scampo. Alla prova dei fatti, il problema di Silent Waters è anche il problema di Skyforger: la distorsione delle chitarre tende ad appiattire un po’ tutto nascondendo le innumerevoli finezze di cui il disco è pieno, facendo suonane tutto troppo omogeneo… Sia chiaro, i motivi dietro la scelta di far suonare i tre dischi nello stesso modo sono chiari e forse anche condivisibili, il risultato finale però è un po’ pesante.
Gli Amorphis si dimostrano ancora una volta, un gruppo di tutto rispetto, con personalità e capacità compositive fuori dal comune e speriamo che ora, finalmente liberi dai vincoli del concept album, riescano finalmente a tirar fuori il vero capolavoro della loro splendida carriera, perché le premesse ci sono davvero tutte.
Stefano Di Noi