Before The Damned – Two Weeks – Undone – Forever In Your Hands – Chiron – Days Without – A Song For The Hopeless – Do Not Obey – Relinquish – Overcome – Believe In Nothing (Nevermore Cover)
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Aspettavo il botto definitivo dagli All That Remains, band che viaggia e vende bene negli States e che era attesa da un paio d’anni nei negozi di dischi con un nuovo album di inediti.
Quindi? Quindi bene ma nulla di indimenticabile. Un lavoro ordinario e giocato molto sul sicuro, cercando di alleggerire ulteriormente l’impatto e di ridurre dove possibile il growl in favore di passaggi puliti e melodie il più ampie possibile. Phil Labonte ci sa fare anche con le clean vocals intendiamoci, il gruppo tecnicamente è ineccepibile ma in questo “Overcome” manca la “Six” della situazione, ovvero il pezzo che ti resta in testa e che ti fa fare il salto di qualità. Ci prova il singolo “Chiron” ma non ci va nemmeno vicino.
Nessun brano è brutto per carità, ma al tempo stesso non c’è l’anthem che i fans attendevano. Disco di maniera quindi, giocato molto su momenti orecchiabili e chorus ripetuti ad libitum, “Two Weeks” e “Do Not Obey” valgano come esempio, e su alcuni brani aggressivi e –core nel classico stile degli ATR come “Relinquish” e titletrack (piazzate ‘strategicamente’ a fine disco?). Sulla cover conclusiva dei Nevermore preferisco non esprimermi lasciando agli ascoltatori il giudizio.
Platter sicuramente sufficiente ma da cui era lecito attendersi molto di più.
Paolo Sisa