[Metalcore] Walls Of Jericho – The American Dream (2008)
The New Ministry – II The Prey – The American Dream – Feeding Frenzy – I The Hunter – Famous Last Words – A Long Walk Home – III Shock Of The Century – Discovery Of Jones – Standing On Paper Stilts – Night Of A Thousand Torches – The Slaughter Begins
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Con questa nuova uscita il quintetto capitanato da Candace Kucsulain dà definitivamente prova di essere uno dei gruppi più interessanti del panorama: se già col precedente “With Devils Amongst Us” si era raggiunto un buon equilibrio tra sonorità hard/metalcore e quelle più classiche di stampo thrash, qui i brani subiscono una evidente “iniezione” di riff alla Slayer (si veda l’emblematica “II The Prey”) che va a consolidare il sound caratteristico della band e porta, in definitiva, ulteriore pesantezza.
Possiamo già immaginare il macello che alcuni brani porteranno una volta eseguiti in sede live: solo per fare qualche esempio (perché di pezzi schiacciasassi ce ne sarebbero in abbondanza) oltre alla già citata “II The Prey”, la stessa titletrack così come “I The Hunter” e la hardcoreggiante (le radici non vengono dimenticate) “Famous Last Words” promettono di arricchire degnamente le future setlist.
Insomma, il quarto lavoro del combo di Detroit è un album veloce, cattivo e pestato: nessuna canzone dà l’impressione di essere un filler e, complice il ritmo mantenuto sempre alto e la breve durata dei brani (3 minuti in media, come da tradizione), ci si renderà conto di essere già giunti alla fine dell’ascolto quando si sentiranno i primi accordi acustici della ballad “The Slaughter Begins”, ennesima dimostrazione delle poliedriche capacità canore di Candace, la quale conferma ancora una volta di non avere nulla da invidiare a voci maschili ben più famose dell’ambiente, sia per le parti urlate che per quelle più gentili. Se cercate un album intenso e senza troppi fronzoli per scaricare lo stress accumulato durante la giornata “The American Dream” fa al caso vostro.
Nicolò Barovier
Walls Of Jericho – Redemption EP (2008)
Ember Drive – My Last Stand – No Saving Me – House Of The Rising Sun – Addicted
Sfugge il senso di questo inusuale Ep contenente cinque pezzi inediti e non del quintetto di Detroit. Chiariamo subito una cosa per i fan: tutti i brani sono completamente acustici o quasi, in netto contrasto con quanto prodotto in genere dalla band, ma non è certo questo aspetto che pregiudica il giudizio finale. L’ascolto infatti è piacevolissimo (l’ideale per staccare ogni tanto da musica più pestata), le canzoni sono ben eseguite (sentire Candace Kucsulain duettare con Corey Taylor non ha prezzo) e “ House Of The Rising Sun” è una scelta molto azzeccata e soprattutto non banale: quanti gruppi metal coverizzano gli Animals?
Ciò che lascia perplessi è l’effettivo mercato che un prodotto del genere può avere: pochi brani, di cui solo tre veramente inediti (“No Saving Me” infatti è un ripescaggio dal precedente “With Devils Amongst Us”): chi vorrà spendere soldi per acquistare “Redemption” quando sugli scaffali è già presente la quarta release vera e propria del combo, “The American Dream”? Tanto valeva unire i due lavori in uno solo, valorizzando così entrambi.
Nicolò Barovier