Morituri Te Salutant – Prelude Of Souls – Innocent – Depression – No Regrets – Confusion – Black – Beauty – No fear – Soul Survivor – Full Moon – Kill Your Gods – Turn My World Around – Be With Me Or Be Gone – Speak Of The Dead
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I Rage sono una delle migliori, se non la migliore al momento, power band teutoniche di vecchia data. Il grandissimo Peavey Wagner ne ha passate di tutti i colori e da qualche anno a questa parte vive un’era eccezionale con la sua band. Victor Smolski e Mike Terrana sono due interpreti totali del Rage sound, oltre a essere musicisti davvero strepitosi; il cerchio quindi sarebbe già chiuso e in parte lo è. Questo è un bel disco, punto.
Sarebbe riduttivo però liquidare il trio in questo modo. Intanto c’è una novità: il martellamento di “Soundchaser” viene sostituito, almeno per la prima parte del disco, dalla sperimentazione con la Lingua Mortis Orchestra: Smolski, tanto per non smentirsi, ha personalmente curato gli arrangiamenti e le composizioni orchestrali che hanno unito le forze con l’impatto tipico dei Rage. In sostanza fino a “Beauty” parliamo di un platter pomposo, sognante, curato e affatto heavy, in cui il pezzo più riuscito è a parere di chi scrive “No Regrets”. Probabilmente si sarebbe potuto risparmiare qualche intermezzo strumentale per rendere più continuo il cd, tuttavia è una nota marginale. Nelle sette tracks successive invece parliamo di un album d’impatto, tirato e cattivo, che riporta all’attenzione dell’ascoltatore il metallo che siamo abituati a sentire dalla band tedesca. In conclusione un platter che riprende discorsi interrotti anni fa e che cerca di unirli al mood degli ultimi, confermando che tecnica, passione e originalità sono doti appartenenti ai Rage anche quando i ragazzi non vanno a trecento all’ora.