Menuett (Intro) – Letting Go – Rio – Remember Why – How Long (Unleashed Away) – Looking Back – Face The End – Time To Be Free – Rescue – A New Moonlight – Endeavour – Separate Ways (Japan Bonus Track)
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Questo è un grande, un professionista e un cantante con tutte le lettere maiuscole. Ne ha fatti di giri il buon brasiliano (riduttivo, perchè parla 84 lingue tra cui anche l’italiano, meglio di me tra l’altro, ndr) dal post split con gli Angra. Shaman, Shaman con una A in più e ora questo disco solista che spazza via tutto quanto fatto in precedenza, benché “Ritual” non fosse niente male.
Molto hard & heavy di pregevole fattura, un po’ di power, diverse orchestrazioni e un’atmosfera etnica di contorno che fa assomigliare molto il nuovo Matos all’ideale disco degli Angra riuniti (dato che ne mancano pochi di gruppi da riformare, vedete di muovere il culo te e Kiko, ndr) dopo anni di lontananza. Volendo trovare il pelo nell’uovo potremmo dire che sul finire c’è un rilassamento eccessivo e troppa pomposità negli arrangiamenti (“A New Moonlight” è anche un bell’esperimento, ma rifare Beethoven così è un pacco), ma il tutto non scalfisce un disco davvero buono, che riporta in auge Andre Matos dopo troppe parole e pochi fatti. Bentornato!