[Rock And Roll] The Cumshots – Just Quit Trying (2008)
Praying for cancer – Like pouring salt on a slug – I drink alone – Punchdrunk on death – Bitter erection – Last laugh – Broken – Vomitory – Black silence – Baptized in broken glass
Myspace della band
Etichetta discografica
Copertina inquietante tra volti e scheletri per questi scandinavi che decidono allegramente di rigettare nella mischia lo stesso album dopo due anni, infarcito di doppio videoclip e una sezione multimediale. A tal proposito consiglierei anche un cambio di management , visto che la strategia non è proprio quelle che si possono definire giuste per una band con pochi dischi sulle spalle e non certo un appeal mediatico elevatissimo. Semmai bisognava modificare la produzione, rendendola spigolosa come quella che portò al successo “Last Sons Of Evil”. Invece è povera, e purtroppo non è sinonimo adatto alla causa.
Ciò che ci ritroviamo sul lettore è un normale disco di rock and roll moderno e goliardico dai testi incendiari e un songriting abbastanza compatto. Un’attitude stoner da viaggio in macchina gasandosi per un riffone portante alla “Backyard Babies” che ti persiste nelle tempie per tutta la durata della canzone. Tattica che mostra meglio il suo potenziale dinnanzi ad un attacco diretto (“I Drink Alone”, fortunatamente scelta dalla band come uno dei due singoli) e senza compromessi, che esaltino l’ugola dello sgraziatissimo Max Cargos. Giunti alla decima traccia scopriamo la loro forma migliore degli esordi con la granitica “Baptized in Broken Glass”, fondata tra punk e thrash di discreta scuola, ma appena ne chiediamo ancora, scopriamo che l’album ha già esaurito le sue cartucce.
Parafrasando il loro monicker, potremmo definirla una eiaculazione un po’ precoce. Un vero peccato.
Grazie a Federico Francesco Falco