Sebastian Bach Kicking And Screaming

Sebastian Bach Kicking And Screaming Recensione
Sebastian Bach…per qualcuno una voce incredibile che non ha potuto dimostrare tutto il suo potenziale, per altri un buffone più vicino ad essere una meteora. Di sicuro il biondo è stato una delle più grandi voci del rock di fine anni ‘80/primi ’90 e il suo volto è ancora indelebilmente impresso nella memoria di molte mamme e sorelle maggiori.  Il divorzio con gli Skid Row non ha giovato a nessuno, ma sembra che ora sia giunto il momento del riscatto…per lui.
Kickin And Screaming” non è un capolavoro, sia chiaro, ma è un disco solidissimo e la cosa più concreta e interessante prodotta da Seb o dagli Skid Row in 15 anni. E’ metalloso, lo si capisce già dalla copertina tamarra, e questa è una sorpresa. La sua voce con l’età si è fatta più ruvida e sporca, ma rimane sempre bella alta e graffiante…certo si deve arrivare al terzo pezzo per avere la certezza che sia lui. Quando si parla di Seb, c’è sempre da chiedersi chi gli abbia fatto trovare la pappa pronta: passato da Roy Z su “Angel Down (2007), ora è tutto in mano a Bob Marlette (Saliva, Black Stone Cherry, Atreyu, Shinedown, Airbourne…), che porta un sound potente e moderno, con groove ma anche molta melodia. Bobby Jarzombek alla batteria e John 5 alla chitarra sono garanzia di esecuzione, ma la vera piccola stella è Nick Sterling. Classe 1990, è il maggior compositore del disco (nonché bassista) e porta entusiasmo giovanile e i pezzi migliori come “Caught In A Dream” e “One Good Reason” (il meglio del lotto).
Il guaio è che non c’è niente di davvero interessante o rivoluzionario: nessun pezzo può sfidare gli Skid Row originali e si attesta comunque su un livello medio. Lo si ascolta tutto, non lascia il segno. Per tutti i fans di Bach.
Marco Brambilla

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