I Vallenfyre, nonostante siano una band nuovissima, sono già sinonimo di garanzia e il loro disco di debutto è sicuramente una delle uscite migliori per quanto riguarda il panorama death doom metal. La superband inglese, che vede nelle sue fila tra gli altri Gregor Mackintosh (Paradise Lost) e Hamish Glencross (My Dying Bride), ha pubblicato “A Fragile King”, permeato di tristezza, depressione e rabbia (non a caso scritto dopo la morte del padre di Mackintosh).
La formula vincente di growl tormentato e melodia orecchiabile ricorda l’autentico death metal degli anni ’90. Fra le tracce migliori dell’album merita una menzione d’onore “Seeds”, una delle canzoni più oscure e cupe scritte da un po’ di anni a questa parte, e “Cathedrals of Dread”, primo singolo estratto che può essere considerato il manifesto riassuntivo del sound dei Vallenfyre. Disco un po’ ostico, come tutti quelli death metal, ma da avere se siete appassionati del genere.
Claudia Falzone