Non oso immaginare cosa siano dal vivo gli HECK. La formazione post-hardcore originaria di Nottingham ha appena dato alle stampe un disco, “Instructions”, nel quale riesce a ricreare tutta l’energia primordiale tipica dei live di questo genere, senza perderci in credibilità e in vigore, con una voglia di giocare con diverse influenze e stili (lo sludge in “A Great Idea Bastardised” e lo stoner nel basso ipnotico di “Totem”, giusto per fare un paio di esempi) davvero atipica per l’hardcore, che spesso e volentieri rischia di risultare un po’ troppo monocorde.
“The Great Hardcore Swindle” fa il verso al punk de “La Grande Truffa del Rock ‘n’Roll”, introducendo anche un paio di inserti dannatamente orecchiabili. Per non parlare della chiusura da sedici minuti di “See The Old Lady Decently Buried Although Amongst Those Left Are You”, un patchwork di diversi ritmi e generi che è una goduria.
“Instructions” è un disco profondamente intelligente e ben strutturato, e gli HECK sono una band da vedere dal vivo al più presto, a costo di imbarcarsi sul primo volo per il Regno Unito.