Gente coi maroni grossi quanto mongolfiere gli Hypno5e. Il loro nuovo album Shores Of The Abstract Line è un viaggio pazzesco all’interno di ambient, passaggi eterei, acustici e bordate djent/metalcore con tanto di cantato iper aggressivo (ai confini con l’hardcore puro), alternato a un pulito che affonda le radici nel prog rock e nella psichedelia. Il tutto viene legato da parti narrate in francese, spagnolo e inglese.
Si parla troppo spesso di musica “cinematica“, ma in questo caso il termine calza a pennello per le curatissime composizioni degli Hypno5e. E’ assolutamente riduttivo analizzare con le parole un prodotto tanto profondo e tremendamente sfaccettato. Oltre all’abilità esecutiva, è quella di scrittura a lasciare basiti. Canzoni di dieci minuti che evolvono senza preavviso in un continuum perfettamente sensato e avvolgente.
Se credete che quanto esposto sopra sia un gran casino che possa tradursi in musica in una trasposizione altrettanto insensata, siete fuoristrada. Qui c’è della classe vera, che merita il vostro tempo. Lavoro per nulla immediato, ma terribilmente gratificante nel lungo periodo.