Nel 2015 tra live e side-project Joe Bonamassa ha saputo tenersi impegnato, ma quest’anno non manca di fare uscire un nuovo LP.
“Blues Of Desperation”, il dodicesimo album in studio, si apre col gran tiro di “This Train”; nella migliore tradizione, un riff trascinante, una voce calda e una sezione ritmica carichissima sono una formula vincente. Ne sono altri ottimi esempi “You Left Me Nothin’ But The Bills And The Blues” (“Non mi hai lasciato altro che i conti da pagare ed i blues” – esiste un titolo più blues di così?), “Mountain Climbing” o “Distante Lonesome Train”, per citarne solo tre. Non mancano momenti più riflessivi e malinconici, come “How Deep This River Runs” e “Drive”. Pura old school è “Livin’ Easy”, con la sua tromba ed il suo pianoforte dal sapore jazz, il tutto su una struttura blues a cui si va ad aggiungere la chitarra, in quest’occasione acustica.
Tra tradizione e gusto personale, Bonamassa azzecca ancora una volta il colpo.