Questa fatica si candidava ad essere uno dei dischi italiani più attesi dell’anno prima ancora della pubblicazione effettiva, ed è addirittura riuscita col singolo “L’estate addosso” ad aggiudicarsi pure il titolo per il tormentone estivo. Trenta brani in tutto per spaziare fra i generi che Lorenzo aveva già toccato nella sua prolifica carriera: dal rap al rock, dal pop alle sonorità africane e latine fino alla dance…difficile trovare una strada che Jovanotti non abbia percorso in questi anni, arrivando sempre al successo.
Questo disco contiene tutto e il contrario di tutto, lo propone con lo stile e il marchio di fabbrica del cantautore navigato che, a volte però, si concede a qualche facezia. Difficile sfornare un doppio cd con tanti brani senza cadere in qualche ripetizione che ammicca a un successo passato, che suona estremamente familiare insomma. 2015 CC è un album che semmai coltiva le sonorità già esplorate in Safari e Backup per capirci, con un qualcosa che rimanda ai successi del collettivo Soleluna e tanto richiamo all’Africa e alla tribalità.
Il bello di questo disco è la varietà: invita a stenderti o a stare seduto e un attimo dopo arriva il momento di ballare, quindi quello di gridare e cantare a squarciagola immaginandoti allo stadio durante un live. Poi di nuovo quiete, con una canzone che rimanda al momento dell’aperitivo e al relax di una sigaretta. Una prova di forza e talento, un disco opulento, un boccone forse troppo grosso a un primo ascolto, quasi dovesse essere l’atto celebrativo di una carriera comunque ancora lunga.
Sfornato in primavera per alimentare un sontuoso tour estivo negli stadi italiani, questo disco punta dritto a insaporire anche il prossimo autunno e garantire energia e contenuti anche per i live previsti nei palazzetti.
Si era partiti con “Sabato” e passando per gli “Immortali” Jovanotti ci ha traghettato fino a cucirsi questa “Estate addosso”, entrando nelle radio e nelle teste degli italiani. Chi è stato a un suo concerto sa però che il tiro di questo disco si alza in molti brani: “L’alba” , L’Astronauta” e “Musica” sarebbero altri potenziali singoli e hit, altrettanto vale per “Il cielo immenso”.
Un album “grasso” dunque, che come un ricco menù, propone abbondanza che soddisfa tutti i palati…lasciando alla fine però il solo gusto in bocca di una canzone: fra le trenta a disposizione, sta a noi trovare la più saporita.