March Into The Sea – Dashboard – Fire It Up – Florida – Parting Of The Sensory – Missed The Boat – We’ve Got Everything – Fly Trapped In A Jar – Education – Little Motel – Steam Engenius – Spitting Venom – People As Places As People – Invisible
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Ci sono dischi che entrano subito in circolo e altri che invece all’inizio non ne vogliono proprio sapere, ma poi salgono piano piano, timidamente prima e poi sempre con maggior forza. E’ il caso dell’ultimo lavoro dei Modest Mouse, gruppo di Seattle, che vede ora nella formazione la presenza di Johnny Marr, storico chitarrista degli Smiths, coinvolto anche attivamente nella stesura e nell’arrangiamento dei pezzi. Presenza questa molto importante nell’economia dei brani, in quanto la chitarra diventa protagonista nel disegnare intrecci e delicate trame, ora aggressiva, ora fragile ed ipnotica. I brani stessi seguono così questa alternanza di stati d’animo lungo tutta la durata del disco, tra ballate, pezzi pop raffinati e altri dalla pura anima rock, fino a trovare un ideale sunto nella lunga e mutevole “Spitting venom”, sicuramente tra i brani migliori del lotto.
L.N.