Che i cuneesi Bad Bones abbiano l’attitudine giusta ce lo fa intuire il nome, ce lo conferma una biografia rock and roll al 100% tutta passione per la musica (vita da strada, esperienze oltreoceano, show al Whisky a Go Go…), e, se ancora ci fossero dubbi, arriva la testimonianza definitiva con “Snakes and bones“, un disco che a tutti gli effetti si può definire come la classica manata in faccia. Rock and roll senza fronzoli quello proposto dal quartetto, che graffia fin dall’opener “Don’t stop me“, proseguendo con vere e proprie sferzate di rock dall’attitudine stradaiola che nulla hanno da invidiare alle produzioni di blasonate band d’oltreoceano. La title – track è un esempio chiarificatore di quelle che sono le intenzioni del combo, una vera hit, di quelle con un ritornello che ti prende subito e un riff di quelli destinati ad entrarti in testa e non levarsi più. Lo stesso discorso vale praticamente per tutte le tracce dell’album, come ad esempio “Rebel Radio”, altro pezzone che sicuramente ha già un posto fra i classici del gruppo, pronto a far saltare il pubblico di ogni show dei Nostri.
Ma i Bad Bones non sono solo cazzotti, e sfoderano pure la ballatona acustica “Follow the rain”, che fa tirare il fiato per tre minuti, mettendo in mostra non solo i muscoli, ma anche un gusto per la melodia che, dopo l’assalto senza tregua dei primi sette brani del disco, lascia piacevolmente stupiti.
Tirando le somme possiamo dire che abbiamo a che fare con un lavoro di livello eccellente. Musica suonata col cuore, ma anche con tanta perizia tecnica, che mette in mostra, nell’arco di undici tracce, tutto quello che serve per far capire che questi quattro ragazzi piemontesi hanno l’intenzione di salire sul treno di quelli che contano e di non scenderci per un pezzo. Segnatevi il nome dei Bad Bones, ne sentirete parlare ancora.
Corrado Riva
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