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Quanto tempo passerà ancora prima di poter rivedere in Europa Tom Petty e i suoi Heartbreakers? Stando alle date del tour seguite alla loro nuova fatica discografica, ancora per un bel po’. Tutto ciò, però, non ci impedisce di godere di questo disco, che farà la gioia dei vecchi fan di Petty e che magari ne ammalierà di nuovi.
Un disco blues a tutti gli effetti, che profuma di New Orleans e di America di una volta, talmente ispirato da sembrare già un classico della discografia ma in realtà nuovo di pacca. Va detto, per l’ascoltatore distratto, che “Mojo” non è un disco da primo ascolto né da viaggio in macchina con gli amici: è un album da repeat sullo stereo, da metabolizzare e da capire fino in fondo. Un album in cui spiccano perle come “Running Man’s Bible”, dall’andamento incalzante ed irresistibile, o la conclusiva (e splendida) “Good Enough”, su cui il fantasma di Jimmy Page aleggia minaccioso dall’inizio alla fine.
Non tutto è però perfetto: alcune melodie (“Don’t Pull Me Over”) appaiono meno ispirate delle altre e, come troppo spesso succede dal passaggio da vinile a digitale, sembrano puri filler. Si tratta, in ogni caso, di piccolezze di fronte ad un album di spessore davvero enorme.
Luca Garrò