Claudio Filippini Trio Facing North

Claudio Filippini Trio Facing North

Eccoci a parlare di nuovo di Claudio Filippini (Pescara, 1982) che nel suo nuovo CD si avvale della collaborazione di un nome storico del contrabbasso, Palle Danielsson (Svezia, 1946), noto soprattutto per aver partecipato ad alcune importanti registrazioni, negli anni ’70, con la formazione europea (1) di Keith Jarrett; alla batteria, inoltre, troviamo Olavi Louhivuori (Finlandia, 1981).

Ecco qualche considerazione su alcuni dei brani:

Facing North, la title track, è una bella composizione in 3/4 che parte da un’introduzione ad accordi pieni che precede l’esposizione del tema vero e proprio. Ecco il solo del contrabbasso di Danielsson che, come in tutto il resto del CD, ci fa ascoltare un suono inconfondbile per calore e morbidezza del tocco. Poi è Filippini ad improvvisare con notevoli richiami, secondo me, al McTyner di My Favourite Things, con una voluta posizione fissa della mano sinistra, a carattere piuttosto percussivo, che si contrappone ad una disinvolta mano destra molto più mobile. Dopo il solo di piano si rientra sul tema, ed è di nuovo il contrabbasso a riprendere le fila del discorso. Un brano molto equilibrato che mette in bella evidenza le ottime caratteristiche del trio.

Scorpion Tail parte da un’introduzione di contrabbasso che porta, dritti dritti, alla ritmica afro del brano. E qui è Louhivuori a darci prova del suo talento ritmico sfoggiando un drumming dalle molte tonalità (2).

Embraceable You: una versione, per piano solo, molto armonizzata e rimaneggiata del celebre brano dei fratelli Gershwin. Molto elegante e poi si rischia sempre molto a lavorare con materiali che sono entrati nella “giurisprudenza” del jazz. Bravo Claudio.

God Only Knows è una rivisitazione di un tema dei Beach Boys (quelli di “Barbara Ann”). Sarebbe interessante scoprire perchè il Filippini sia andato a cercarsi un brano del genere; probabilmente c’è un certo gusto per provare a rielaborare e ad improvvisare un po’ su tutto (che è uno dei pensieri fondanti del jazz). I Beach Boys non mi fanno impazzire. E anche il risultato di questo esperimento, sinceramente, non mi emoziona.

Sonatina: il drumming iniziale ci conduce su un ritmo di bossa in 6/8 (se il buon Louhivuori me me consente la definizione semplificata) sul quale si appoggia un tema delicato e sognante. Molto bello anche perchè, pur nella sua brevità, offre molti diversi versanti e porspettive.

Modern Times è un brano dai ritmi serrati, freddo, tecnico, con molti passaggi impegnativi che mettono in evidenza anche la preparazione compositiva, oltre che interpretativa, del band leader.

Chasing Pavements è un brano cantato dalla soul singer Adele nel 2008. Bello l’originale e bella anche questa versione, molto elegante, che stempera un po’ la drammaticità del tema trattato nel video, un mix di amore e morte in forma di incidente stradale.

Conclusioni: un buon CD, con molti spunti interessanti, suonato bene e con gusto, senza strafare. Un trio che certamente riesce ad esprimere pienamente il proprio potenziale, sperimentando un’ampia gamma di modalità espressive.
Per certi aspetti un’evoluzione rispetto all’Enchanted Garden, CD uscito nel 2011 con Bulgarelli e Di Leonardo. E questo è tutto, amici miei.

(1) Interessante che negli stessi anni la medesima sessione ritmica è stata coinvolta in alcune importanti registrazioni guidate da un altro grande pianista, Bobo Stenson (Svezia, 1944), con un diversissimi ma non meno interessanti sviluppi sonori.

(2) Il buon Louhivuori è stato batterista, tra l’altro, nella formazione del trobettista Tomasz Stańko (Polonia, 1942).

Claudio Filippini, piano
Palle Danielsson, contrabbasso
Olavi Louhivuori, batteria

Nothing To Lose (D. Black/H. Mancini)
Scorpion Tail (*)
Facing North (*)
Landscape (*)
Sonatina (*)
Embraceable You (I. Gershwin/G. Gershwin)
God Only Knows (T. Asher/B. Wilson)
Chasing Pavements (A. Adkins/E. White)
Soaking and Floating (*)
Modern Times (*)

(*) Claudio Filippini

Marco Lorenzo Faustini

[youtube TvKgDpc4Xjw nolink]

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