Per chi non conoscesse questo duo, togliamo subito ogni dubbio, si tratta di Damon Krukowski e Naomi Yang, due terzi dei Galaxie 500, band che si formò nel 1987 per sciogliersi quattro anni dopo pubblicando, nel frattempo, ben tre album.
Dal 1991, Damon & Naomi, la sezione ritmica dei Galaxie 500, hanno cominciato a collaborare sempre più assiduamente (nel frattempo sono anche convolati a nozze) ed inizialmente, sempre nel 1991, pubblicarono per Rough Trade (etichetta indipendente britannica) alcune tracce sotto il nome di Pierre Etoile.
“False Beats And True Hearts” è l’ottavo album del duo americano e gode, tra le altre cose, di una ritrovata forma espressiva ed artistica che, ultimamente, i due sembravano aver perso. Si dovesse, per forza di cose, descrivere il suono contenuto all’interno di questo lavoro, bisognerebbe innanzitutto compiere un salto temporale di una cinquantina d’anni e tornare ai tempi in cui il rock classico si fondeva molto bene con sonorità di matrice folk, con la psichedelia a rendere il tutto molto più astratto ed onirico.
Per celebrare i vent’anni di carriera i due riguardano al passato con una vena nostalgica, tant’è che in pezzi come “Shadow Boxing” e “What She Brings” la chitarra (suonata da uno dei membri dei Ghost, Michio Kurihara) sembra quasi gemere e lamentarsi nota dopo nota. L’apertura di “Walking Backwards” e la chiusura di “Helsinki” appaiono come due facce della stessa medaglia, la prima incarna a pieno gli stilemi del rinnovato sound del duo mentre la seconda, ballata dalla sonorità spettrale, si autoproclama ‘pezzo che non avrebbe dovuto esser presente nel disco’.
Le doti di Damon & Naomi sono fuori da ogni dubbio, anche perché è difficile pensare ad una carriera ventennale costellata di soli insuccessi; la dote che più è stata sfruttata in questo “False Beats And True Hearts” è quella di aver la capacità di rimettersi in gioco e costruire qualcosa di nuovo per i propri fan ed anche per i cultori del genere. Sicuramente una bella sorpresa anche per chi si imbatte in un ascolto casuale: provatelo!
Federico Croci