http://www.ralfeband.com/
http://www.polarbearmusic.com/
Il gruppo inglese scoperto dalla buonanima di John Peel e autore di un discreto disco d’esordio salutato da grandi applausi della critica arriva ora alla seconda prova.
Motori della band sono i due polistrumentisti fondatori Oly Ralfe e Andrew Mitchell, factotum dietro ad una miriade di strumenti: piano, organo, clavicembalo, fisarmonica, chitarra spagnola, batteria, percussioni, chitarra elettrica. Per questo lavoro si sono aggiunti Messrs Garo Nahoulakian alla chitarra elettrica, il contrabbassista Ben Nicholls, Joe Bennett al violino e tromba e Rowland Prytherch al mandolino, basso e trombone.
L’amore per gli studi di registrazione casalinghi si fondono con la musica da loro prodotta che si può adattare in ongi parte della vostra casa. Al mattino il risveglio in cucina, a pranzo un boccone sul balcone, al pomeriggio aggirandosi in salotto, la sera per una cena a lume di candela.
Un disco pacato che vi può accompagnare e coccolare alle porte di questo autunno, comodamente rifugiati tra le vostre quattro mura.
Queste dodici canzoni trasudano valzeroni scalcinati e malinconici, marcette che sembrano provenire dall’Europa dell’est, un pizzico di stile circense e il folk-rock melodico. Tutto assolutamente stralunato e decisamente lo-fi. Si sente ancora qualche passaggio di Yann Tiersen, una sensibilità vicina a Devendra Banhart o Badly Drawn Boy, alcune vedute paesaggistiche dei Calexico e dei Camper Van Beethoven e a ben vedere anche un vezzo a la Kinks (quelli lontani dal
beat). Abbracciate tutte queste favolette e ninna nanna fluttuanti.
Luca Freddi