The Kicking Machine – Billy Fish – Dog Island – Dies Iraea – Suicide In Progress – The smiling Cobra – Nude With Boots – Flush – The Stupid Creep – The Savage Hippy – It Tastes Better Than The Truth
http://www.myspace.com/themelvins
http://www.ipecac.com/
Riecco i Melvins. Anzi i sempreverdi Melvins. Gruppo fondamentalmente stravagante, e non solo per l’acconciatura di Buzz. Trent’anni di carriera e quasi trenta dischi prodotti. Kurt Cobain era un loro grandissimo fan (i due gruppi viaggiavano spesso insieme) e si vocifera che dovesse entrare nella band. I fondatori Buzz Osbourne (in arte King) e Dale Crover sono stati da tempo raggiunti da Jared Warren e Coady Willis (che formano anche l’incendiario duo Big Business). E dallo scorso album, “(A) Senile Animal”, ci troviamo di fronte ad una formazione a due batterie.
Ancora proveniente dalla Ipecac di Mike Patton ci arriva tra le mani questo ennesimo disco. La band ha passato gli anni a cambiare stile e genere. Dalla sperimentazione al grunge e all’hard rock. Il risultato è stato spesso altalenante per brillantezza mantenendo sempre e comunque il suo fare sbilenco.
Qui si parte con un pezzo doom e poi saranno volatili per diabetici, come dice Lino Banfi. I riff spaccatutto sono rocciosi e compatti, pieni di distorsioni e accelerazioni, e si passa dall’hard rock muscolare di scuola Black Sabbath, a virate più metalliche, ad attacchi stoner o garage-grunge con le due batterie che si accendono e si infiammano. Un disco coeso, piacevole, anche se sicuramente rispetto ad un passato più sperimentale come il loro qui tutto è più melodico, rock e quadrato. Chissà se per il futuro ci si dovrà aspettare un ennesimo cambio di pelle e sound?
Luca Freddi