[Hard Rock] White Lion – The Return Of The Pride

Sangre De Cristo – Dream – Live Your Life – Set Me Free – I Will – Battle At Little Big Horn – Never Let You Go – Gonna Do It My Way – Finally See The Light – Let Me Be Me – Take Me Home (European bonus track)

Sito ufficiale della band

I White Lion del buon vecchio Mike Tramp tornano dopo sedici anni di silenzio cavalcando l’onda del successo che sta rivivendo il rock classico, e lo fanno con un titolo che è tutto un programma: The Return Of The Pride. Ormai non sorprendono più gli incessanti come back che stanno smuovendo il genere anche perchè qualcosa di buono tra le tante alternative c’è, vedi il rientro degli Extreme con l’ottimo Saudades De Rock, e accetteremo, senza lamentarci più del dovuto, se un gruppo storico come i White Lion finisca per illudere e poi deludere.

Partiamo dal fondo: è la purezza melodica, tratto identificabile nella storia del gruppo, quella che manca all’interno del disco. Non chiediamo diversivi stilistici né variazioni sul tema, ma la forma canzone non può, dieci volte su dieci (bonus track esclusa), puntare unicamente alla ricerca del refrain indimenticabile e rinunciare in automatico a tutto il resto.
Un pezzo trasversale come l’opener Sangre De Cristo, una a caso estratta dal mazzo, si disperde nei suoi otto minuti e mezzo denotando un’inspiegabile mancanza di stile: pare quasi un insieme di idee assemblate a random. E dai White Lion, quelli veri, non te l’aspetti.

Il terreno seminato da Mike Tramp non ha generato, almeno in questa occasione, un raccolto adeguato alla grandezza del suo passato. Per il futuro, se un futuro ci sarà, è bene che il frontman danese lavori per risollevare le proprie quotazioni attraverso un songwriting più concreto: quanto proposto con The Return Of The Pride non è sufficiente per benedire il suo rientro. Aspetteremo.

Gaetano Loffredo

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