[Indie] PGR – Ultime Notizie Di Cronaca (2009)

 

Cronaca montana – Cronaca del 2009 (5769) – Cronaca di guerra I – Cronaca del ritorno – Cronaca d’inverno – Cronaca di guerra II – Cronaca filiale – Cronaca settimanale – Cronaca divina

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Alla fine Giovanni Lindo Ferretti si è trasformato in un megafono, e di una delle entità meno sospettabili per i suoi sostenitori, la chiesa cattolica romana di papa Ratzinger. E’ riuscito a non incepparsi? Parzialmente si, e l’aveva già dimostrato col bellissimo ‘D’Anime e Animali’, dove però le posizioni erano più sfumate, filtrate dalla poesia. In questo ‘Ultime Notizie di Cronaca’ poco è lasciato all’interpretazione, e viene fuori quella che è l’anima più profonda del cantante, facendoci capire che un filo conduttore che lega la visione del mondo esposta dai CCCP fino ai PGR c’è: l’antimodernismo. Ferretti è sempre stato un critico feroce della contemporaneità, lucidissimo nei suoi estremi, e anche oggi tra esortazioni spirituali ed esaltazioni ascetiche quello che emerge è un rifiuto totale del progresso, della scienza, della tecnologia (per dire:”oche inchiodate, oche intubate, credono il paté loro forma sostanza, vasetto cremoso spalmabile in ogni circostanza”).
Anche nel lato religioso si mostra estremo, biblico, pessimista, ovviamente più affascinato dall’antico testamento di castighi e punizioni, e che quando parla Cristo lo vede sofferente e dubbioso (“Padre, padre, perchè mi hai abbandonato”).
E quindi nota “una certa qual difficoltà nel procedere” della nostra società con lo sguardo corrucciato e preoccupato di uno che ce lo sta dicendo da 25 anni ma non viene ascoltato.

Probabilmente verrà ascoltato sempre meno, visto che la vena musicale è in via di prosciugamento, le tematiche faranno girare le palle alla maggior parte dei fans storici, e l’appeal commerciale di un disco così intimista e ripiegato su se stesso è decisamente troppo basso per conquistare nuovi ascoltatori.
Un addio un po’ mesto per questi PGR, che solo in ‘D’anime e animali’, disco di transizione tra passato glorioso e presente ascetico, hanno saputo centrare il bersaglio appieno, mentre nel disco che conclude l’avventura mostrano un po’ la corda e segni di stanchezza. A questo punto attendiamo cosa saprà regalarci il futuro, se Ferretti andrà definitivamente a rinchiudersi “coi morti sui monti” o continuerà a produrre musica di livello.

Samuele Rudelli

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