[Indie/Folk] Sakee Sed – Alle Basi Della Roncola (2010)


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Scomodiamolo subito, il nome grosso.
Sarà per la polvere che sembra avvolgere le tracce di questo album, come se a suonare fossero i solchi di un vinile, sarà per l’atmosfera da provincia squassata dalla noia dei fatti di paese e dalla voglia di altro, ma questo disco fa respirare la stessa aria che era racchiusa nelle tracce di “In The Airplane Over The Sea” dei Neutral Milk Hotel.

“Alle Basi Della Roncola” non è un disco che si ama al primo ascolto, forse perché si è troppo persi a seguire le volute descritte dagli strumenti, tanti, messi in gioco in quasi tutti i pezzi, forse perché il primo pezzo, “Whisky & Coke”, vive di troppi luoghi comuni di genere per essere una buona apertura. I giochi si fanno interessanti da “Vermouth And Baby” in poi, ed è solo con “Walzer” che si capiscono le qualità di questo gruppo, nel momento in cui, dopo quattro tracce, la voglia di stupire lascia il posto alla voglia di raccontare, di creare atmosfera.

Bellissima “Risvegliati Dolcemente”, pezzo in cui l’apporto della family (il gruppo con cui i Sakee Sed, che in realtà sono due, hanno registrato il disco) si evidenzia come fondamentale per le armonie e la ricchezza dello stile, interessante “Cenami Il Cefalo”, che già parla di maturità nonostante i membri del gruppo siano poco più che ventenni.
In chiusura due puri divertissement, “Uncachaca”, specie di luau completo di ukulele e vocine, e “Benson & Eggs”, godibilissima nonostante i pacchiani cori doo-wop o forse proprio grazie a questi, un pezzo che chiude ridendo un album che era iniziato torbido, fumoso. Una schiarita in cui traspare tutta la freschezza di questo gruppo, senza dubbio una delle sue migliori qualità.

Francesca Stella Riva

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