Cold Fusion – Return To Whatever – Drive In Shuffle – R Bluz – First Funk – Dschungel Cruz – The Rite Of Left – Chroma – Spanish Steppes – Track 3 – Major Buzz – Home
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Primo disco solista per Alan Morse, chitarrista degli Spock's Beard nonché fratello del più noto Neal, qui in veste di coproduttore e compositore. A differenza di ciò che ci si poteva aspettare dal virtuoso Alan, l'album risulta di una semplicità disarmante, ma spesso questa non è sinonimo di poca qualità o scarsa ispirazione: i pezzi spaziano dal funky al jazz, al rock classico, soprattutto di stampo settantiano, e, pur essendo un disco esclusivamente strumentale, risulta piacevolissimo all'ascolto anche del profano.
Alan, per sua stessa ammissione, ha attinto molto da artisti come Jeff Beck, suo idolo assoluto (e si sente!) e Jimi hendrix discostandosi così vistosamente dal prog del gruppo d'origine. Se da una parte "4 O'clock & Hysteria" può far pensare ad una voglia di evasione dalla band madre, dall'altra basta leggere i nomi dei musicisti dell'album, praticamente tutti gli Spock's Beard, per capire che si tratta solo di puro divertimento. Tra i pezzi più ispirati una splendida "Return To Whatever", omaggio ai Return To Forever, la ritmata "First Funk" e la conclusiva "Home". Tutto sommato un buon album, anche se ci si poteva aspettare un po' di più da un musicista come Morse, per lo meno qualche gemma che potesse trasformare un album di classe in uno indimenticabile.
L.G.