I Marlene Kuntz sono tornati a due anni e mezzo dalla loro partecipazione a Sanremo e ad un anno e mezzo esatto dalla pubblicazione della raccolta “Canzoni per un figlio”. “Nella tua luce”, nono lavoro della band alt-rock, registrato e mixato in studio da Riccardo Parravicini, è il risultato dell’unione delle anime dei componenti del gruppo.
Durante l’ascolto si percepisce immediatamente una strana sensazione di scetticismo misto a insana curiosità e si intuisce che non si tratta di un disco monotematico. Ogni singolo affronta una questione diversa e rappresenta una colonna portante per questo LP. Si tratta di un LP dolcemente rock, decisamente diverso dal precedente capitolo dalle venature pop che ci aveva fatto dimenticare il Godano di un tempo. Questo disco funziona, è come una sorta di riscatto ben riuscito, perché si propone in maniera inaspettata con un sound che spiazza, con testi che catturano e rimangono dentro.
Undici tracce, tutte decisamente efficaci. La prima avvia all’atmosfera che sarà poi dominante nell’intero disco. La bellezza è rappresentata come musa e fonte di salvezza. Come un Dante Alighieri dei nostri giorni, Godano si rivolge alla sua Beatrice/Clizia cercando “la vertigine, l’ispirazione, il capogiro…” (“Nella tua luce”). E’ evidente un mix di desiderio, passione e amore puro e sincero ma quasi spirituale, in quanto ostacolato (“Osja, amore mio”). “Il genio (L’importanza di essere Oscar Wilde)” è un pezzo innovativo, inaspettato. I Marlene riprendono a modello lo stile sferzante e impertinente del poeta catturando l’attenzione e portando allo stesso modo alla riflessione, per arrivare ad uno smantellamento totale delle ipocrite convinzioni comuni. Un rock sostanzioso condito con un testo dinamico che trasmette frenesia. “La tua giornata magnifica”, con un breve inizio di chitarra classica, cattura immediatamente con suoni delicati, in netto contrasto con il clima diffuso nella canzone. Un testo agrodolce, con un finale che non vale neanche la pena di spiegare perché nulla meglio di queste parole potrebbe renderne l’intensità: “Per te oggi qualcosa è terribile, ma ci doni serenità“.
Arrangiamenti eleganti, testi intensi caratterizzati da importanti riferimenti letterari che vanno dalla storia del poeta russo Osip Mandel’stam all’eccentrico Oscar Wilde, oltre a problematiche attuali come lo stalking o il caso della vita che porta un uomo a diventare un clochard. “Nella tua luce” è un album omogeneo, privo di punti deboli, una scoperta per chi è nuovo a questo gruppo che probabilmente continuerà a seguire. Un ritorno alle origini per i veterani che potranno continuare a sognare con la voce di Godano. Un lavoro appassionato a cui i Marlene si sono rivolti con dedizione.
Sara Mangiapelo
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