[Modern Rock/Pop Rock] Daughtry – Leave This …


[Modern Rock/Pop Rock] Daughtry – Leave This Town (2009)

You Don’t Belong — No Surprise (written by Daughtry, Chad Kroeger, Eric Dill, Rune Westburg) – Every Time You Turn Around (written by Daughtry, Andy Waldeck) — Life After You (written by Daughtry Chad Kroeger, Joey Moi, James Brett) — What I Meant to Say (written by Daughtry, Brian Howes) — Open Up Your Eyes (written by Daughtry, Ben Moody, David Hodges) — September – Ghost of Me (written by Daughtry, Brian Howes) — Learn My Lesson (written by Daughtry, Mitch Allan, Chris Tompkins) — Supernatural (written by Daughtry, David Hodges) — Tennessee Line (ft. Vince Gill) – Call Your Name

http://www.daughtryofficial.com/
http://www.rcarecords.com/

Ora come ora le charts internazionali sono monopolizzate da Micheal Jackson. Se date un occhio a Billboard o più semplicemente alla classifica di Amazon vi salterà all’occhio immediatamente la posizione di questo disco. Il secondo album di Chris Daughtry, figlio di un’edizione di qualche anno fa di American Idol, sta frantumando record di vendite ed è il nome più caldo in assoluto nella scena mainstream rock statunitense attuale.

Rock talvolta duro, ruffiano, con ritornelli irresistibili, produzione pazzesca e leccata al punto giusto per un successo assicurato. La voce del frontman è indiscutibilmente affascinante e dotata di quella timbrica che colpisce al primo colpo benchè sulla tecnica vocale pura ognuno può farsi e tenersi le proprie opinioni. La band è ora un gruppo a tutti gli effetti e non solo a servizio del proprio vocalist, non per niente questo cd suona molto più omogeneo e continuo rispetto all’omonimo predecessore. Che poi sul lavoro del 2006 ci fosse qualche momento più aggressivo e che le sorprese incluse in “Leave This Town” non siano poi così sconvolgenti è un dato di fatto. Siamo in presenza però di un disco che è impossibile non godersi dall’inizio alla fine, con pezzi che fanno compagnia e si faranno apprezzare ad ampie latitudini. Un merito non da poco e un potenziale ‘riempiarene’ del nuovo millennio che si afferma a titolo definitivo con questa release.
Attenzione, non aspettatevi la rivoluzione, ma un buon connubbio di romanticismo rockeggiante con Nickelback oriented sound ispirato dal Bon Jovi zona Crush in evidenza. Per i duri e puri sarà arduo da digerire, per gli altri andrà giù in scioltezza e con gusto.
Le collaborazioni con Chad Kroeger, Ben Moody o Vince Gill, tanto per citarne tre, il rock mischiato al country, a un pop di base avec chitarrone elettrico e un gusto spiccato per le melodie immediate, chiudono il cerchio su una produzione che speriamo di vedere pubblicata presto anche in Italia. Cosa ascoltare per farsi un’idea? Intanto un paio di singoli precedenti (“It’s Not Over” e “There And Back Again”) e poi le attuali “Ghost Of Me” con “No Surprise”.

Già, in Italia…paese in cui dai reality show televisivi dedicati alla musica sono usciti grandiosi sconosciuti dalla proposta standardizzata e banale, idolatrati al massimo un anno e ad uso e consumo di major attente solo a soddisfare l’effimera sete della massa acritica di ascoltatori abituati al pop e alla oramai inutile musica leggera informe. Negli States ora come ora si scannano su quanto i Daughtry (in realtà Chris, il singer leader del gruppo in questione) stiano rovinando (o salvando, dipende dallo schieramento) il rock con le loro canzoni.
Ecco, quando avremo anche da noi un ‘elemento distruttore’ simile nella nostra scena nazionale potremo stappare lo spumante entusiasti.

Ps: le tracce del disco sono quelle standard presenti in tutte le edizioni; sono però state registrate altre innumerevoli bonus track che variano a seconda di paese o negozio virtuale d’acquisto (che idea simpatica, ndr). Qualora il nostro budget lo permetterà, colmeremo le lacune su I-Tunes e ve ne renderemo conto…

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