Harbinger – Animus – Silhouette – Shabda – The Tempest – Harbinger Reprise – On My Heart – Aurora – Prophecy – On My Heart Reprise – Harmonia Mundi – The Other Side – Empyrean – Musica Universalis
http://www.mikeoldfield.com/
http://www.deccaclassics.com/
Se siete fan accaniti di Oldfield, per favore, fermatevi qui. Non avete bisogno di leggere recensioni, l’album lo avete già comprato o lo farete a breve, per cui che senso avrebbe?
Vi fareste solo il sangue amaro, perché non andremo per il sottile: questo è un disco indegno.
Immaginate di unire la colonna sonora di un polpettone fantasy a caso con i passaggi più tronfi di Tubular Bells e di far suonare il tutto da un'orchestra ipertrofica con aggiunta di chitarra acustica (suonata dallo stesso Oldfield) e piano (nella mani di Lang Lang).
Dal '72 di tempo ne è passato, Mike è maturato e si sente. Le cadute di stile e le trovate becere presenti su molti dei suoi vecchi lavori qui sono fortunatamente assenti. Gli arrangiamenti sono gradevoli, di mestiere, ma gradevoli. Il problema vero è che questo lavoro orchestrale (non parliamo di musica classica, per favore) suona drammaticamente vecchio, tragicamente mancante di temi forti e, come se non bastasse, fastidiosamente retorico, scontato e autocitativo: più di un passaggio ripesca infatti proprio da quel Tubular Bells che tanto fece ingrassare Richard Branson e la sua neonata Virgin Records.
Ora, ci sono i maestri classici del passato con i loro capolavori immortali, ci sono migliaia di colonne sonore e c'è pure la versione orchestrale di Tubular Bells… perché mai dovremmo perdere tempo e denaro per 45 minuti di musica da sottofondo?
S.D.N.