[Progressive/Alternative] Burst – Lazarus Bird (2008)

I Hold Vertigo – I Exterminate The I – We Are Dust – Momentum – Cripple God – Nineteenhundred – (We Watched) The Silver Rain – City Cloaked

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Decisamente una sorpresa la nuova release dei Burst, “Lazarus Bird”; un album che mette così tanta carne sul fuoco che non bastano i pochi ascolti effettuati per scrivere questo articolo per dare una chiara idea di quante influenze siano contenute nelle otto lunghe tracks del quintetto svedese.
Una canzone parte in modo aggressivo con chitarre distorte e voce hardcore? Bene, tempo di qualche battuta e il ritmo così come la melodia cambierà totalmente. Viceversa, un pezzo come City Cloaked sembra destinato a spegnersi così come è cominciato, ovvero tranquillamente? Ricredetevi, la sorpresa è dietro l’angolo.

Dire che i Burst non sono originali sarebbe una vera leggerezza, e sarebbe anche limitativo. Per i poco avvezzi a sonorità così alternative e, diciamocelo, progressive, un album simile non può che lasciare disorientati: durante il primo ascolto si avrà la sensazione di essere di fronte a un immenso calderone musicale senza nessun punto di riferimento a cui “aggrapparsi” per cominciare a farsi un’idea critica di cosa si sta sentendo. La verità è che ogni canzone suona unica, perché le contaminazioni presenti sono molteplici; lascio il piacere di scoprirle una per una a voi, ma per dirne solo alcune vanno menzionati i fiati presenti su “Nineteenhundred”, così come le parti atmosferiche di “Momentum”, oppure gli intermezzi strumentali di stampo Mastodon.

“Lazarus Bird” si candida così a diventare uno dei migliori album del 2008 ma, per la sua natura estremamente inusuale e complessa è destinato esclusivamente ad un selezionato gruppo di ascoltatori di larghe vedute. Tutti gli altri se ne tengano alla larga.

Nicolò Barovier

 

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