[Punk Rock] NOFX – Coaster (2009)

 

We called it America – The quitter – First call – My orphan year – Blasphemy (the victimless crime) – Creeping out Sara – Eddie, Bruce and Paul – Best god in show –  Suits and ladders – The agony of victory – I am an alcoholic – One million coasters

http://www.nofxofficialwebsite.com
http://www.fatwreck.com

Nuovo lavoro per una delle più grandi band dell’ondata punk-rock californiana degli anni ’90, a tre anni dal precedente album “In wolves clothing”.
Inutile aspettarsi qualcosa di diverso, ma d’altra parte il sound NOFX è un marchio di fabbrica affermato, riconoscibile ed imitato e sarebbe forse poco auspicabile un cambio direzione giunti ormai all’undicesimo album. Non troverete quindi sostanziali differenze con quanto già fatto in precedenza, quanto le solite cose che ci si aspetta da loro: batteria impazzita, pezzi che al primo ascolto sembra di conoscere da sempre, un po’ di ska-reggae con la ritrovata tromba di El Hefe e il puro divertimento che è sempre stato alla base dei loro brani.
In questo senso il disco offre sì dei buoni momenti, per esempio “The quitter”, l’ottima “My orphan year”, classica galoppata da pogo selvaggio o la scanzonata “I am an alcoholic”, altrove però non si può sempre dire lo stesso e non mancano situazioni di stanca creativa che fanno sì che l’album non venga proprio promosso a pieni voti. Certo, non ci fosse il monicker NOFX in copertina, probabilmente il giudizio sarebbe diverso, ma da chi ha rappresentato così tanto all’interno di una scena è lecito aspettarsi sempre e comunque il massimo.

Livio Novara

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