Bristol, a volte ritorna. Come abbiamo riabbracciato i Portishead con la loro rentrè “Third“, ora tocca ai Seefeel, dopo ben quindici anni di silenzio. Ed è anche per loro un ritorno sorprendente e affascinante.
Mark Clifford e Sarah Peacock sono ancora protagonisti. Come outsider ormai.
Gli shoegazer elettronici dal classico basso dub e voci eteree escono sull’etichetta chiave dell’elettronica contemporanea. E immettono nel loro DNA qualcosina a livello di sonorità tramandato dai mastri di chiavi Aphex Twin e Autechre.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, elettronica cruda che balena nel buio vicino alle porte di Tannhäuser, onde che si infrangono su colonne metalliche, e che si fanno gelide nei trip hop metropolitani tra schegge glitch e beat.
Grande impatto. Inaspettato.
Luca Freddi