Il successo di The Sound Of Madness degli Shinedown è andato oltre qualsiasi rosea aspettativa. E tutto sommato quel disco ha rappresentato la vera svolta commerciale per la band di Brent Smith. Ecco quindi che la celebrazione di Somewhere In The Stratosphere con doppio cd/dvd live (acustico ed elettrico) è più che giustificabile.
Ciò che è meno giustificabile è assistere a una perfomance live elettrica così e così, con troppe sovraincisioni in studio (Brent è bravissimo ma non ce la fa più su certe parti, e i video amatoriali su YouTube lo dimostrano, sarà pure stato stanco visto che il tour dura da secoli ma avremmo preferito sentire qualche riarrangiamento piuttosto che I Dare You così fuffa, ndr) e l’assenza di alcuni pezzi rompiossa che avremmo apprezzato. Più interessante invece la parte acustica, dove se escludiamo un frontman che assomiglia a una versione light di Triple H, c’è per lo meno una rivisitazione dei brani originale e coinvolgente.
A dirla tutta, la preoccupazione per la nuova direzione intrapresa dai ragazzi (Diamond Eyes Boom-Lay Boom e sti cavoli) sta salendo giorno dopo giorno. Speriamo che gli Shinedown non abbiano intrapreso quella discesa che i Saliva hanno già completato da tempo. Fiducia ma a tempo, il prossimo full length dirà molto sul futuro di un act che faceva sperare benissimo e che ci auguriamo non tradisca le enormi attese…
Paolo Sisa