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Uno, qualcuno e centomila. E che qualcuno. Multiforme e sorprendente. In due parole, Matthew Herbert. Produttore, remixatore, dj. Prolifico ed eclettico, ha pubblicato musica sotto vari pseudonimi: Herbert, Doctor Rockit, Radio Boy, Mr. Vertigo, Transformer, Wishmountain.
Grande innovatore della musica di oggi si è sempre dimostrato un sapiente alchimista, capace di combinare pop e sperimentalismo, la sua carriera è passata dall’elettronica house, ai campionamenti folli per una musica concreta, al mix tra jazz e dance, fino a dischi in cui è protagonista un’orchestra di archi e fiati.
Per il 2010 ha in programma tre uscite. Questa è la prima a cui seguiranno “One Club” e “One Pig”. Il primo con sample catturati piazzando microfoni ovunque, e il secondo “racconterà” la vita di un maiale, microfonato presso una fattoria del Kent.
Ma parliamo della sorpresa rappresentata da “One One”, dove il nostro canta, registra e produce tutto da solo. E per la prima volta in carriera si cimenta al canto. Di certo non appare come un crooner che possa passare agli annali, però il disco di Herbert ha un fascino intimo e notturno.
Sono dieci soul song intitolate ognuna con un nome di città che emanano una specie di emulsione inebriante che si spargerà nel locale dove starete ascoltando il disco. Tutto intorno a voi sarà soft e impalpabile. Una specie di gomma piuma per le vostre sensazioni. Una collezione pop davvero ammaliante.
Luca Freddi