Turnin’ on the Screw – Sick, Sick, Sick – I’m Designer – Into the Hollow – Misfit Love – Battery Acid – Make It Wit Chu – 3’s & 7’s – Suture Up Your Future – River in the Road – Run, Pig, Run – Running Joke
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Se ‘Lullabies to Paralyze’ aveva instillato il dubbio che a Josh Homme fosse rimasto poco da dire, questo ‘Era Vulgaris’ trasforma il dubbio in una certezza.
Un passaggio a vuoto certo ci può stare, ma due consecutivi cominciano a diventare preoccupanti. Insomma lasciato per strada il fido Nick Olivieri, e con un Mark Lanegan a piccolissimo cabotaggio, si è persa la messa a fuoco sulle canzoni, la capacità di produrre quei riff acidi e memorabili che sono sempre stati il marchio di fabbrica di Homme. Proprio il lavoro di chitarra non è all’altezza, e quello che in passato era piacevolmente tagliente e obliquo diventa quasi fastidioso (vedi ‘Sick, Sick, Sick’ o ‘Misfit Love’). Anche quando si tira sul freno a mano manca l’atmosfera desertica e si cede il passo alla noia, come in ‘Into The Hollow’. Nell’opener ‘Turnin’ on the Screw’ e in ‘Battery Acid’ l’energia e l’atmosfera funzionano, ma è decisamente troppo poco.
Insomma il disco non decolla mai, dimostrandosi uno sfilacciato tentativo di rinverdire i fasti dei primi tre lavori. Peccato, ci auguriamo che Homme sappia ritrovare presto lo smalto dei tempi migliori, e che non si limiti a cercare di copiare se stesso con questi deludenti risultati.
S.R.