Il nuovo lavoro dei We Are The In Crowd “Best Intentions” è pronto ad entrare in tutti i dispositivi di riproduzione di musica, che sia in formato digitale o fisico non importa, l’idea è quella di far proseguire la scalata all’immaginario premio di ‘band del momento‘ ed alcuni segnali già sono sufficientemente confortanti: il quintetto pop punk newyorkese, protagonista di MTV Push Artist Of The Week, ha totalizzato in soli quattro giorni dalla pubblicazione del video del singolo di lancio del disco “Rumor Mill” più di ventimila visualizzazioni su Youtube e, se si considerano anche le circa centosettantamila views fatte dal lyrics video usato dall’etichetta discografica Hopeless Records per creare un po’ di buzz intorno alla band, si hanno tra le mani dei numeri sufficientemente confortanti per l’uscita di un disco ufficiale.
Nel disco, oltre al pezzo di apertura “Rumor Mill”, diretta critica a chi giudica la band ed i suoi componenti per ciò che sono andando oltre al livello di musicisti, si possono trovare altre chicche: su tutte, “The Worst Thing About Me“, in cui i We Are The In Crowd riescono a mixare alcuni stilemi appartenenti a diversi generi musicali come, ad esempio, l’accompagnamento in cassa dritta sotto al riff iniziale di chitarra, scelta che sicuramente lascia stupiti per l’efficacia finale e soprattutto che si rivela azzeccata per una traccia con un ritornello in uptempo così dannatamente ballabile. “This Isn’t Goodbye, It’s BRB” e “Kiss Me Again” risultano invece i due migliori esempi in cui si può spiegare la chimica tra le voci di Taylor Jardine e Jordan Eckes, anche se, caso vuole che nella traccia “Better Luck Next Time“, quella di chiusura, venga lasciata la migliore alchimia della band, in grado di esprimersi in un pezzo in cui nulla è lasciato al caso tanto che potrebbe essere inserito in un’ipotetica top ten dei migliori pezzi pop punk degli ultimi cinque anni.
Come LP d’esordio “Best Intentions” è sicuramente un capitolo felice per la band di Poughkeepsie, il ‘mostro’ Hayley Williams ed i suoi Paramore è dietro l’angolo, la possibilità di diventare una band clone è alta anche se, per ora, nonostante una vaga somiglianza i We Are The In Crowd sono riusciti a distinguersi rispettando le aspettative create grazie all’EP ‘Guaranteed To Disagree‘. Non ci sarebbe da stupirsi nel caso in cui diventassero la ‘next big thing’ nel prossimo anno…
Federico Croci
Vi ringrazio per l’articolo dedicato a loro, a me piacciono molto, e secondo me meritano 🙂 spero possano ottenere successo, ma spero anche che continuino ad essere sempre gli stessi, senza farsi cambiare dalla fama.
Umiltà, impegno e dedizione fanno arrivare molto lontano ^^