Michelle Branch – Hopeless Romantic

In tanti scrivono e musicano l’amore quando è al suo apice e nei momenti di rottura, ma cosa succede quando si cerca di andare avanti? Il nuovo album di Michelle Branch, il terzo in studio dopo diversi lavori dalla gestazione difficile, si intitola “Hopeless Romantic” e si basa su quest’unica tematica, sviluppandola in 14 tracce.

Il risultato è un lavoro vulnerabile e onesto, che però non convince al primo ascolto.
 Le delusioni della sua vita privata hanno dato a Michelle lo spunto per un album che suona più blues rispetto ai precedenti e che vira dalle sonorità country per abbracciare il pop dei sinth e sonorità più moderne, cupe e modaiole: la traccia del titolo, per esempio, sembra un brano di Lana Del Rey, in cui la Branch canta i pericoli dell’amore su un tessuto di sintetizzatori e suoni elettronici.

Il senso di fallimento e di una rinascita che stenta, pervadono tutto l’album che dondola anche a livello musicale su livelli mediocri: non si intravedono quelle potenzialià che la Branch aveva manifestato negli EP e nei progetti precedenti, non se ne vede la concretizzazione.
Certo non ci si aspettava un album energico e frizzante, ma la virata pop scelta da Michelle scontenta all’ascolto, avrei preferito un disco soffuso basato su una chitarra acustica e poche, ma dosate, sferzate elettroniche: delle evasioni sonore piuttosto che un tunnel da percorrere ricercando malinconicamente quella luce che alla fine deve arrivare, come la felicità ritrovata che la Branch tanto brama e che le auguriamo di riottenere. Così come ci auguriamo che possa ritrovare la giusta ispirazione e una via che sia più sua e meno contaminata dai suoni del momento.

Per un primo ascolto segnalo i brani “Hopeless Romantic“, “Best You Ever” e “Knock Yourself Out“: fatevi un’idea della Michelle attuale con queste tracce, e se non vi garbano magari andate a ripescarvi i suoi primi successi per non gettare la Branch nel dimenticatoio.