Niccolò Fabi – Una Somma Di Piccole Cose

niccolo fabi una somma di piccole cose recensione

Un disco nato con la missione di suggerire dove trovare le terapie per le nostre difficoltà: nell’arte e nella natura”. Le parole dello stesso Niccolò Fabi alla presentazione del suo ottavo lavoro in studio illustrano a grandi linee un album di sole nove tracce, composto in campagna e suonato in solitudine, nel senso che il buon cantautore romano si è impegnato nel realizzare in due mesi circa tutte le liriche e le piste sonore di ogni brano, per assemblarlo poi nella sua interezza.

Una via per trovare nuovo ossigeno in modo anticonformista, come ormai Niccolò Fabi ci ha abituato già a fare da anni, dando alla sua figura cantautorale uno spessore sconosciuto ad altri e portandolo a risultati che sforano spesso nella poesia, trascendendo la musica popolare che vorrebbe proporre. E il risultato è ancora una volta un album che parla direttamente al cuore dell’ascoltatore passando per le sue orecchie e lo fa toccando temi come quello del tempo sprecato, degli spazi cittadini e campestri raccontati in modo quasi bucolico, degli amori finiti che illusoriamente continuano in un fare finta consolatorio, della nostalgia.

Un lavoro da assaporare, che non offre un picco melodico o ritmico particolare, non ha il classico “singolo” a trascinarlo, ma costruisce man mano che scorre nei suoi quaranta minuti l’attenzione e la voglia di riascoltarlo e goderselo in pace.

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