I Nuju tornano con un nuovo lavoro di inediti, il quinto da quando la band è nata. “Storie vere di una nave fantasma” arriva a poco più di un anno dalla raccolta “Pirati e pagliacci”, e con questo nuovo disco i pirati del folk tricolore vogliono raccontare le realtà che hanno avuto modo di incrociare durante il loro lungo girovagare su e giù per la Penisola.
Sempre un po’ bucanieri e un po’ pagliacci (come amano definirsi), i Nuju riescono a mettere in musica le loro emozioni, a trasformare personaggi in canzoni, e a far sì che l’ascoltatore si immedesimi nel brano, lo faccia suo e ne condivida il messaggio: un messaggio sempre profondo, e mai banale.
I pezzi sono bilanciati con sapienza, in modo che “Storie vere di una nave fantasma” sappia farci ballare con ritmi forsennati, per poi farci fermare a riflettere con melodie più effimere e sognanti. Un disco pieno di personaggi, di storie, di luoghi fantastici, portati in vita dalla musica di cinque menestrelli dei tempi moderni e dalle loro grandi capacità artistiche.
Dodici brani, poco più di quaranta minuti di minutaggio, per un dlavoro che fa della varietà uno dei suoi punti di forza, non solo dal punto di vista delle ritmiche più o meno ballabili, ma anche da quello della lingua; sebbene la maggior parte dei testi siano in italiano, i Nostri riescono a dare spazio anche all’inglese, al tedesco (in “Gluck”), e addirittura al dialetto, che fa la sua comparsa in alcuni versi in un paio di occasioni. Insomma, i Nuju nel 2018 offrono una prova decisamente convincente, dimostrandosi una band versatile e poliedrica, e confermando la loro fama di pirati (e pagliacci) della musica folk.