Il quartetto di Detroit non mi ha mai convinto: tra gli ultimi a saltare sul carro del “New Detroit Sound”, il loro garage rock è sempre stato molto ben fatto ma sin troppo ruffiano e leggero, privo di particolari tratti originali. In un certo senso, dei White Stripes wannabe. Anche il nuovo disco prosegue sulla stessa linea tracciata dall’ormai lontano predecessore, “Pawn Shoppe Heart” (2004), distinguendosi solamente per un ulteriore alleggerimento del sound. Carino per un paio d’ascolti, ma alla lunga viene a noia. E lascia poche tracce di sé. In ogni caso i loro fan saranno soddisfatti.