Sesto lavoro per i Chevelle che tornano sul mercato con “Hats Off To The Bull“, successivo a un live e un disco che non aveva convinto appieno i vecchi fans nel 2009. Riportano le lancette indietro di qualche anno i fratelli Loeffler, puntando sul vecchio approccio più direttamente rock di inizio anni duemila, che è stato quello che ha fatto la loro fortuna nell’underground US ai tempi di “Wonder What’s Next“. Certo “Piñata“, “The Meddler” o “Arise” hanno molto alternative di qualità ma non tutti i brani sono vari e sufficientemente validi. Il lavoro nel complesso è sufficiente ma probabilmente il meglio è già stato scritto qualche album fa…